Circolare n. 114 del 31 Luglio 2018 – Imprese italiane che prestano servizi in svizzera: il punto

Gentile cliente, con la presente desideriamo ricordarLe che dal 1° gennaio 2018, tutte le imprese che effettuano prestazioni di servizi in Svizzera o hanno la propria sede sul territorio svizzero e realizzano cumulativamente in Svizzera e all’estero una cifra d’affari annua almeno pari a 100.000 franchi in relazione a prestazioni che non sono escluse dall’imposta secondo la normativa svizzera (art.21 LIVA), dovranno obbligatoriamente assoggettare ad IVA le operazioni, dotandosi, di fatto, di una posizione IVA in Svizzera. L’intervento normativo risulta particolarmente invasivo anche nei confronti di soggetti italiani che effettuano prestazioni di servivi territorialmente rilevanti in Svizzera e che complessivamente hanno un volume annuo complessivo, anche non solo nei confronti della Svizzera, superiore a circa 85 mila euro. Praticamente, quasi ogni impresa che effettua una prestazione di servizi rilevante in Svizzera, dovrà richiedere l’assoggettamento all’IVA svizzera, annunciandosi autonomamente all’AFC (Amministrazione federale delle contribuzioni). L’annuncio va effettuato online sul sito internet dell’AFC (pagina principale -> imposta sul valore aggiunto -> servizi -> moduli-servizi online -> iscrizione all’IVA). L’impresa estera è, comunque, sempre tenuta a nominare un rappresentante fiscale con domicilio o sede sociale in Svizzera. Inoltre, a copertura degli importi dovuti per legge all’AFC, l’impresa estera deve prestare una fideiussione irrevocabile emessa da una banca domiciliata in Svizzera o pagare l’importo in contanti.

Circolare-n.-114-del-31-Luglio-2018-Imprese-italiane-che-prestano-servizi-in-svizzera-il-punto-1.pdf