Circolare n. 29 del 28 Febbraio 2018 – Elezioni politiche e regionali del 4 marzo: la gestione dei permessi elettorali

Gentile cliente, come noto, domenica 4 marzo 2018 sono previste le elezioni per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, nonché le elezioni regionali in Lombardia e Lazio. È dunque probabile che, in occasione delle elezioni, il datore di lavoro si trovi a retribuire i dipendenti che intendono sfruttare il permesso elettorale per esercitare le proprie funzioni di rappresentanti di gruppi politici, partiti, promotori di referendum, oppure per ricoprire le cariche di presidente del seggio elettorale, segretario o scrutatore. Ai sensi dell’articolo 119 del DPR n. 361/1957 è previsto, infatti, che in occasione di tutte le consultazioni elettorali disciplinate da leggi della Repubblica o delle Regioni (compresi i referendum), tutti i lavoratori dipendenti, che sono stati chiamati a svolgere funzioni elettorali, hanno diritto ad assentarsi dal lavoro per il periodo necessario per lo svolgimento delle relative operazioni. La previsione del diritto del lavoratore a svolgere le funzioni elettorali comporta come diretta conseguenza che il datore di lavoro non può, in nessun caso, impedire al proprio dipendente di adempiere a tale compito. A ciò si aggiunga che, ai lavoratori interessati deve essere garantito: i) lo stesso trattamento economico che sarebbe spettato in caso di effettiva prestazione lavorativa, per i giorni lavorativi passati al seggio; ii) un’ulteriore retribuzione (pari a una giornata di retribuzione) o un riposo compensativo, per i giorni non lavorativi o festivi trascorsi ai seggi per lo svolgimento delle operazioni elettorali.

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